E sì, ormai con i nostri dispositivi riusciamo a fare tutto, persino camminare lentamente.
Ma, riusciamo anche nella nostra vita a camminare così piano, in slow motion? Beh, evidentemente no.
Non ci riusciamo più, non ce la facciamo più, siamo sopraffatti dalla velocità, dobbiamo fare tutto velocemente, svegliarci velocemente, andare a lavoro velocemente, camminare velocemente, andare veloce e aspettare che arrivi sera, e andare anche a letto velocemente perché siamo stanchi.
Ecco, credo che abbiamo perso il significato dello slow motion nella nostra vita, lo abbiamo perso perché nella società in cui viviamo, ormai non è più possibile andare piano. Eppure così stiamo perdendo l’essenza vera della vita.
Sì, stiamo perdendo l’essenza vera della vita, perché non riflettiamo più, non ci godiamo più i momenti, non riflettiamo stando calmi, seduti. Insomma non abbiamo più tempo di vivere.
Sembra paradossale ma è così, non abbiamo più tempo di vivere, perché siamo così presi per raggiungere l’obiettivo, così presi dalle nostre vicende, che abbiamo dimenticato cosa vuol dire vivere, respirare, sentire i profumi, fermarci, abbracciare, sorridere, coccolarci. Insomma, abbiamo perso l’essenza vera della vita.
Io spero e credo, che questo slow motion possa ritornare ancora in alcuni aspetti della nostra vita, che questo slow motion possa possa essere di grandissima importanza, non solo dal punto di vista virtuale, ma anche reale nella nostra vita, che possiamo ricominciare, per quando è possibile, per dove è possibile, ad avere quei momenti in cui davvero assaporiamo la vita così com’è.
Io mi auguro che sia così per me e per te, dobbiamo provare a farlo perché semplicemente é questa la vita.
La vita non è solo l’obiettivo, o la meta a cui oggi noi dobbiamo per forza di cose, essere come Rambo, Rocky, per risolvere e per arrivare, ma dobbiamo insieme invece, fermarci e capire che la vita va vissuta, va goduta, per quanto possibile in maniera serena.
Stavo pensando ad una storiella che riguarda un famoso maratoneta, tipo quelli che fanno il Triathlon, lui era una specie di Iron Man.
Doveva correre in mezzo ai boschi e poi salire sulle radure, e poi scendere giù, e poi arrampicarsi, e poi andare a nuotare, insomma, lui percorreva un percorso meraviglioso, immerso nella natura, ma il suo obiettivo era solo quello di arrivare al rush finale, quindi di arrivare alla meta.
Un giorno cadde e si fece male ad una gamba, quindi fu costretto ad arrivare al traguardo zoppicando, quasi camminando, ma arrivato al traguardo, raccontò, visto che ormai era arrivato ultimo e non aveva vinto, aveva finalmente assaporato e conquistato ciò che era l’obiettivo vero, quello di godersi tutto lo spettacolo che la natura, gli odori, e anche i sapori di quella camminata, gli avevano dato.
Imparò ad apprezzare che, alle volte, zoppicando, facendoci male ad una gamba, metaforicamente parlando, possiamo imparare ad apprezzare la natura e ad apprezzare la nostra stessa vita, che è un bene prezioso che ci è stato dato e che dobbiamo preservare per quanto possibile.
Quindi, impariamo a vivere anche in slow motion, non solo con i nostri video, ma anche con la vita stessa.