
AURELIO CIOSCHI membro associato FireFighters For Christ Italia.
- Aurelio da quanti anni sei vigile del fuoco?
- Sono vigile del fuoco permanente dal dicembre del 2013. Sono stato assegnato primariamente al Comando di Bergamo e poi ho fatto mobilità prima per il comando di Pesaro e poi per quello della mia città a Teramo, dove sono in servizio da circa 3 anni.
- Come vivi la tua vita cristiana nel tuo lavoro e nella tua caserma?
- Sicuramente, la prima cosa che devo dire è che per un lavoro come il nostro, basato sul pericolo e il rischio, vi é senz’altro la necessità di mantenere il sangue freddo in ogni circostanza, nei vari interventi.
Per quanto mi riguarda, io sono diventato prima vigile del fuoco e poi cristiano e la differenza più importante nella professione, l’ho notata e continuo a sperimentarla ad ogni turno, in un maggiore controllo di me stesso nelle situazioni che il lavoro mi presenta, questo non per delle nuove capacità umane acquisite, ma bensì è davvero come dice la Bibbia, cioè, sperimento che Cristo vive davvero in me e perciò non sono più da solo a gestire la mia vita ed il mio lavoro, ma mi accompagna la certezza costante, che la mia vita è nelle Sue mani, (le migliori), e se rimango in ascolto dello SPIRITO SANTO, la Sua voce, la Sua Saggezza mi guiderà sempre verso il meglio.
- Cosa si può fare per evangelizzare nelle caserme oggi?
- Per quanto riguarda la testimonianza in caserma invece, devo dire che al momento la mia azione si concentra maggiormente nella preghiera e nell’Intercessione per tutti i miei colleghi del mio turno, così come di tutto il resto del Comando Provinciale, ma cerco anche, (quelle volte che me ne viene data l’opportunità), di condividere e di testimoniare di Gesù e della Sua meravigliosa opera di Salvezza.
- Quanto pensi sia importante la FireFighters For Christ Italia?
- Credo che, come in tutte le cose, anche per l’evangelizzazione, le cose importanti sono quelle basilari e perciò personalmente ritengo che sia primario per ogni vigile del fuoco in Cristo, cercare di portare avanti una fedele attività di intercessione per tutti i colleghi, in base a come lo SPIRITO SANTO ci guida, affinché Egli possa cominciare un lavoro nel loro cuore, per aprirli all’incontro con GESÚ. Fare ciò ci apre alla possibilità di poter ricevere rivelazione e conoscenza dallo SPIRITO SANTO, di come parlare e testimoniare di GESÙ, in base al lavoro e all’opera che lo SPIRITO SANTO sta facendo in ognuno dei nostri colleghi.
Ebbene, se l’Intercessione nella preghiera rappresenta in qualche modo le fondamenta invisibili per definizione dell’evangelizzazione, credo che iniziative come l’organizzazione religiosa proposta e portata avanti dalla FireFighters For Christ, siano un ottima opportunità per dare visibilità e ulteriore occasione di testimonianza a noi vigili del fuoco italiani, per far conoscere non solo la nostra esperienza personale con CRISTO, come singoli, ma anche la concreta possibilità di dare vita a qualcosa di più ampio, in grado di creare rete e condivisione e vedere così avanzare il Regno di DIO in Italia e il diffondersi del Vangelo nelle caserme dei vigili del fuoco italiani.
AURELIO CIOSCHI