Home / CPN Magazine / Dove il Fiume diventa casa

Dove il Fiume diventa casa

Eccomi qua, alla Tua presenza, nel luogo dove amo vivere. La mia casa con il porticato bianco e la sedia a dondolo. Un cavallo dorato che passeggia di fronte al salice da Te piantato, solo per me. C’è anche l’altalena che hai fabbricato. Non oscilla. Tutto è stabile. In questo Tuo equilibrio, c’è il mio cambiamento.

Ami prenderti cura della bambina che è ancora in me e sei così premuroso con le sue ferite.

Che largo sorriso hai quando Te le lascio curare. Mi versi del vino. Mi disinfetti. Brucia, ma resto ferma. Mi affido alle Tue mani, so che sanno come fare; mi fido delle Tue mani, conosco già la procedura.

Già che sei qui, ne approfitto per guardarTi, così forse riesco ad imitarTi un po’.

Già che sei qui, ne approfitto per parlarTi: Conosci il sapore del gelato? Qual è il Tuo fiore preferito? Hai un colore che ami?

Sono domande infantili lo so, ma a Te non importa e, nel frattempo, la Tua bellezza distrae il mio dolore. Lo sai e ne Sei contento. Sorridi.

Ora, mi versi dell’olio. Mi calmi. Hai finito per oggi, hai fasciato le ferite del momento, perché sai che non ce la farei a sopportare tutto in una volta. Mi rispetti. Conosci bene i miei tempi di riabilitazione. Mi rispetti, più di quanto sappia fare io.

Non amo il verbo aspettare, lo sai bene, ma per Te è sinonimo di sperare e allora mi piace un po’ di più.

Come è bello amare ciò che ami Tu.

Tanto, quando mi spavento, sei ancora qui.

Tanto, quando cado e mi faccio di nuovo male, sei ancora qui.

Solo non voglio più aspettare i miei momenti bui per cercarTi. Non voglio più incontrarTi esclusivamente nei bisogni.

Allora, mi chiedi di seguirTi, di venire con Te, da Te e per Te. Questo è l’unico modo: basta seguire la Via del Fiume che scorre di fronte casa. Lo vedo questo Fiume che scorre e mi circonda, così trasparente, così cristallino. Prima che Tu arrivassi, non c’era. Tutto qui, prima era secco. Come può un deserto diventare un giardino? Non può. Solo Tu puoi.

“Eppure sono acque basse”, mi ricordi. “Non vuoi andare là dove si incontra la profondità?”.

“E dove?”

“Dove il Fiume non passa per casa, ma diventa casa. Dove non si tocca. Dove le acque sommergono”.

Mi chiedi di lasciare tutto e questo mi spaventa. Rifletto. Ma alla fine, questo tutto, me lo hai dato Tu. Quindi accetto. Basta che mi prendi per mano. Accetto. Basta che mi insegnerai a nuotare.

Conosco già la Tua risposta e ora è il momento di camminare.

Tag:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Non esitare a condividere i nostri contenuti con i tuoi amici e, se hai voglia di farlo, puoi inviarci le tue esperienze e le tue storie attraverso il form nella pagina COLLABORA CON NOI

Newsletter

Rimani sempre aggiornato con la nostra newsletter settimanale. Iscriviti ora per non perdere mai un aggiornamento!

Abilita JavaScript nel browser per completare questo modulo.
Nome

3minutixte amore benedizione benedizioni bibbia BISOGNO calma cambia-menti circostanze costruire difficoltà Dio vuole dirti che famiglia fede felicità futuro Genesi Gesù Guarigione indignazione Intervista intimità libertà miracoli motivazione pace parole paura paure PECCATO potenza preghiera provvidenza religione riposo salvezza scelte serenità SOLITUDINE speranza TEMPESTA timore trovare Gesù umiltà VITA

AREA RISERVATA AUTORI