“In nessun altro c’è salvezza; non vi è infatti altro nome dato agli uomini sotto il cielo nel quale è stabilito che possiamo essere salvati.” (Atti 4:12)
Pietro, ripieno di Spirito Santo e coraggio, dice questa frase in una circostanza particolare, esattamente dopo che sia lui che Giovanni, avendo guarito un uomo zoppo, vengono interrogati dalle autorità religiose del tempo. Egli afferma che la salvezza è possibile solo attraverso Gesù Cristo dicendo: “In nessun altro c’è salvezza”.
Questo evento biblico illustra l’inequivocabile convinzione di Pietro nel ruolo centrale di Gesù nella vita spirituale delle persone. La sua affermazione riflette la fede salda nell’unicità della salvezza offerta da Gesù Cristo. Questa prospettiva teologica trasmette un importante messaggio ai credenti di tutte le epoche, sottolineando la centralità di Gesù Cristo nel percorso di salvezza dell’umanità. La pietra angolare, pur essendo inizialmente rifiutata dagli uomini, rivela la sua indispensabilità nel disegno divino di redenzione. Pertanto, Pietro mette in evidenza la necessità di accettare e abbracciare Gesù come il fondamento della fede e della speranza, in un mondo che continua ad affrontare sfide e incertezze.
Per comprenderne meglio il significato, esaminiamo il contesto in modo più ampio, riguardando la guarigione del paralitico. La Bibbia ci racconta che Pietro e Giovanni, si recano al tempio e guariscono un uomo zoppo che chiedeva l’elemosina. Questo miracolo attira l’attenzione delle autorità religiose e del popolo, i quali, mostrano forti dubbi nel considerare che i due uomini facciano miracoli, tanto da portarli davanti al Sinedrio, (il consiglio ebraico) per interrogarli circa l’accaduto, perché preoccupati per il loro insegnamento. Ovviamente, nell’interrogatorio arrivarono subito al dunque chiedendogli con quale potere o nome abbiano compiuto quella guarigione, forse perché sospettavano e credevano che erano devoti a satana anziché a Dio. La risposta di Pietro fu coraggiosa e precisa, affermando che la guarigione è avvenuta “nel nome di Gesù Cristo il Nazareno”, dicendo testualmente:
“In nessun altro c’è salvezza; non vi è infatti altro nome dato agli uomini sotto il cielo nel quale è stabilito che possiamo essere salvati” (Atti 4:12).
Gesù Cristo è l’unico mezzo di salvezza per l’umanità! Questo è un messaggio di speranza e fede per i credenti, ma anche una dichiarazione audace di fronte alle autorità religiose di quel tempo. In Atti 4:11 Pietro cita anche la “pietra angolare”, un termine figurativo utilizzato che fa riferimento a Gesù Cristo. Per meglio capirne il significato, consideriamo il suo simbolismo.
Egli è “la pietra che è stata da voi costruttori rifiutata, ed è divenuta la pietra angolare“. (Atti 4:11)
Nella Bibbia, la “pietra angolare” ha radici nell’Antico Testamento. In architettura, la pietra angolare era la prima pietra posta per la costruzione di un edificio. Era fondamentale per l’allineamento e la stabilità dell’intera struttura. Questo simbolismo, che è applicato a Gesù, rappresenta la Sua centralità e valore nel piano di salvezza divino. Come la pietra angolare, fondamentale per un edificio, così Gesù è essenziale per la nostra fede e redenzione. Egli è colui che unisce e sostiene l’intero edificio della Chiesa. In breve, la “pietra angolare” rappresenta Gesù Cristo come la base compatta su cui colloca la nostra fede e la nostra speranza. Egli è il fondamento su cui costruiamo la nostra vita spirituale.
La pietra che i costruttori avevano disprezzata è divenuta la pietra angolare. (Salmi 118:22)
Dio ti benedica