“…la pioggia d’ autunno li ricopre di benedizioni“ (Salmo 84)
In certi momenti un temporale improvviso, una tempesta inaspettata, il cosi detto “fulmine a ciel sereno” nella nostra vita, può mandarci in confusione, farci perdere il controllo, trascinandoci in pericolosi stati di scoraggiamento e frustrazione.
Ma non è così per chi ha riposto la propria speranza nel Signore.
Questo però non vuole significare che, chi percorre un cammino di fede viene esonerato dalle difficoltà, dalle problematiche, dagli imprevisti, che possono incombere sulla nostra vita, anzi! Tuttavia, queste particolari condizioni possono rivelarsi strategiche per avere opportunità di conoscenza del Signore e sperimentare la sua vicinanza.
Certi avvenimenti ci destabilizzano, è vero, essi possono risultare davvero difficili da elaborare, sarebbe decisamente molto più facile, come alcuni spesso commentano che, visto e considerato il Suo essere cosi “buono”, come Egli stesso si definisce, se Dio prendesse su di se tutta la sofferenza, il dolore, il male che ci viene inflitto e, semplicemente lo eliminasse, saremmo tutti più felici. Eppure, ho scoperto su me stessa, che il miracolo più grande che il Signora possa apportare nella vita di qualcuno non è eliminare la sofferenza, ma agire in quel dolore e rivelarsi proprio in quel dramma.
Per arrivare a fare questo Dio è dovuto scendere ad un certo livello, si è dovuto abbassare ad una certa miseria e confrontarsi con la fragilità dell’ “essere umano”, camminando all’interno della sofferenza sotto ogni sua forma, fino a rendersi partecipe totalmente di ogni tipo di dolore, così come ci viene descritto dal profeta Isaia:
Eppure egli portava le nostre malattie, si era caricato dei nostri dolori… (Isaia 53:4)
Attraverso Gesù, Dio mostra la sua cura per ogni ferita dei cuori afflitti e tormentati, con il solo obiettivo di guarire e liberare, trasformando tutto ciò che di male abbiamo ricevuto, in una fonte inesauribile di speranza. Attraverso Gesù, Dio mostra il Suo cuore e il Suo amore incondizionato, libero e aperto verso tutti coloro che sono alla ricerca della Pace, della Gioia, della Beatitudine e perciò del riposo, della quiete delle acque calme nonostante le tempeste e dei verdeggianti pascoli, indipendentemente dai temporali.
Riposo! Quello inteso da Dio non è facile da applicare e anche questo è vero! Va desiderato, va cercato, e una volta trovato va protetto.
Il riposo a cui Dio mi chiama è quell’abbandono a cui ancora non riesco a lasciarmi andare, è quella fede che lascia a Dio il pieno controllo di tutto ciò che si muove in me e fuori da me. Il riposo è fiducia nelle Sue promesse, è radicalità nella Sua Parola, è fedeltà nel Suo amore per me, sempre e comunque, qualsiasi sia la strada su cui mi troverò a camminare, qualsiasi sia la stagione che mi troverò ad attraversare, qualsiasi sia la condizione che dovrò affrontare.
Prego e spero che tu possa trovare questa meravigliosa fonte che il Signore mette a disposizione costantemente, e che chiama assiduamente i nostri cuori ad attingerne, affinché potessimo avere in ogni momento, le risorse necessarie per il nostro bene, e goderci il “Suo Riposo”
Chi dimora nel riparo dell’Altissimo, riposa all’ombra dell’Onnipotente (Salmo 91:1)
….è una promessa!
