Sulla via di Emmaus

Alzo gli occhi verso i monti…Da dove mi verrà l’aiuto? Il mio aiuto vien dal SIGNORE, che ha fatto il cielo e la terra. (Salmo 121:1-2)

Di tanto in tanto, c’è un’immagine che ritorna nella mia mente, la quale riguarda l’esperienza vissuta da due discepoli mentre camminavano per una strada che conduceva verso una località dell’attuale Palestina, chiamata a quei tempi Emmaus. Quest’immagine, ogni qual volta mi ritrovo in alcune situazioni particolari, diventa sempre più nitida nella mia mente. L’episodio è riportato al capitolo 24 del vangelo di Luca.

Ascolta il brano biblico di Luca 24

C’è un link che spesso gira su Facebook che dice:

"Se Satana dovesse usare qualche arma per distruggere il credente, di sicuro userebbe lo scoraggiamento". Cit. web anonima

In alcuni momenti della nostra vita, capita che siamo indotti a fare una spiacevole e pesante esperienza, come quella dello scoraggiamento. Questo è quello che avvenne a quei due discepoli, i quali persero tutte le loro speranze per la presunta perdita del loro amato Maestro. Forse, proprio come loro, schiacciati dal peso della delusione, non riusciamo più ad alzare lo sguardo dalla polvere sulla quale camminiamo. Senza più riuscire né a vedere e né a sentire nient’altro, oltre quello che stiamo vivendo.

Eppure c’è, anche se sepolta, una bramosia dello spirito che vaga alla ricerca di ricevere l’abbondanza di quella Vita. Esiste nel profondo del nostro cuore un desiderio messo lì per noi, di ritrovare quello che in qualche modo abbiamo perduto. La speranza! Allora ecco che, come a quei discepoli dal cuore triste, qualcosa inizia a bruciare dentro anche a noi. Quella Sua voce, quelle Sue parole che sovvengono alla nostra sofferenza, quella vicinanza di Gesù, che accostandosi al dolore profondo del nostro cuore e con la Sua presenza, rinnova, risana, ristabilisce, a tal punto che la nostra anima non può far a meno di abbandonarsi a Lui.

“Non sentivamo forse ardere il cuore dentro di noi mentre Egli ci parlava?” (Luca 24:32)

Ma, prima di questo, qualcos’altro aprì i loro occhi. Fu la semplicità di un miracolo che segnò per sempre la loro vita, che ha segnato la mia e che segnerà quella di altri che lo riconosceranno, se ovviamente, nei sentieri della nostra vita continueremo a ricevere la rivelazione della Sovranità di quell’atto, tanto umile quanto potente, descritto nel verso successivo:

“Quando fu a tavola con loro, prese il pane lo benedisse, lo spezzò e lo diede loro…” (Luca 24:30)

Il pane fu spezzato e il vino fu versato per ricordare l’eternità nascosta nel potere del “Tutto è compiuto”.

La Mia Vita per la tua vita, tu sei in me, Io sono in te! “

“Allora aprì loro la mente per capire le Scritture…”(Luca 24:45)

Ed ecco che, come accadde a quei due discepoli, la nostra vista si rischiara e qualcosa si ritrova; la polvere scompare, dandoci l’opportunità di vedere oltre quello che fino a quel momento avevamo visto, portando il nostro sguardo dal basso dello scoraggiamento, all’Altezza dei Suoi pensieri, che sappiamo essere “pensieri di pace e non di male, per darci un’avvenire e una speranza” (Geremia 29:11-14).

Questa risolutiva esperienza di alzare lo sguardo verso il cielo, per contemplare l’intervento divino, fu manifestata ancora una volta da Gesù su quel monte fuori dalla città, nel momento in cui ascese al cielo, come ennesimo segno di vittoria definitiva sul peccato e sulla morte, per dare la certezza di una promessa già adempiuta. Quella che, ora abbiamo ricevuto come visione, ma che vivremo come Vita nell’eternità.

Poi li condusse fuori fin presso Betania; e, alzate le mani, li benedisse. Mentre li benediceva, si staccò da loro e fu portato su nel celo. Ed essi, adoratolo, tornarono a Gerusalemme con grande gioia; e stavano sempre nel tempio, benedicendo Dio. (Luca 24:50-53)

Una via, quella per Emmaus, difficile da attraversare. Questa è una realtà che non deve essere assolutamente negata, ma è altresì vero, che è estremamente necessaria da percorrere, per riscoprire la realtà di una Speranza che non può mai morire e mai potrà essere sottratta, perché in essa è nascosto il senso della Vita. Ma, la via di Emmaus, ci è utile anche per riportare i nostri occhi sulla Verità che…

il Signore Gesù è veramente Risorto… (Luca 24:34)

…e oggi come allora, continua a camminare con noi sulle strade della nostra vita.

Amen!

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