Home / "Il germoglio" l'importanza di una rinascita / Pane spezzato e vino versato

Pane spezzato e vino versato

“Padre, se vuoi, allontana da me questo calice! Tuttavia, non sia fatta la Mia volontà, ma la Tua” (Luca 22:42)

La questione delle sofferenze e della morte di Cristo è sempre stato un argomento molto “particolare” per me da affrontare. Ho da sempre fatto molta fatica a capirne veramente il “senso”, il “perché” e lo “scopo” per cui si è dovuto per forza arrivare a tanto. Poi però, le mie considerazioni a riguardo, hanno trovato un certo appagamento nel confronto con alcuni studi intrapresi, in vista dell’esame che avrei dovuto sostenere di teologia.

Il testo proposto fu quello di Jurgën Moltmann: “La via di Gesù Cristo, cristologia in dimensioni messianiche”. Come argomento, visto che veniva analizzato, scelsi di cogliere l’occasione per approfondire il tema delle “sofferenze di Cristo” riportato nel capitolo 4.

La mia attenzione si soffermò per molti giorni, anche nel post esame, sulle dinamiche vissute da Gesù riguardo alle Sue sofferenze e alla Sua morte, considerate sia dal punto di vista “umano”, sia dal punto di vista “divino”.

Gesù, dal punto di vista umano, “muore della morte dell’ebreo, dello schiavo, del vivente, del Figlio e del Messia”.

Sono state tante le morti per un solo uomo, pensavo tra me mentre leggevo, troppe “diverse” sofferenze da poter sopportare! Tuttavia, è in tutte queste condizioni, che si racchiude la realtà di ogni sofferenza a cui la natura umana va incontro. Trovando il suo confronto nelle sofferenze di Cristo. Mi è sembrato di cogliere in esso un tentativo ancora più profondo di vicinanza da parte di Dio “Padre” alla sofferenza.

Ma, nel grido espresso da Gesù: “Eloì, Eloì lamà sabactàni?” questo non sembra più vero, anzi, sembra esserci un certo allontanamento, un certo distacco da parte di Dio Padre nei confronti di Colui che si diceva essere Suo Figlio.

Tuttavia, in quel momento non è soltanto il figlio che sperimenta l’abbandono del Padre, ma è anche il Padre che fa esperienza della perdita del Figlio. Nelle Sue sofferenze e sulla morte di Croce viene manifestata in tutta la Sua verità anche la sofferenza di Dio come “Padre”.

Padre e Figlio quindi si danno insieme. Sulla Croce e in tutta quella sofferenza sono così lontani l’uno dall’altro, ma allo stesso tempo così uniti in un’unica volontà, mediante lo Spirito Santo, loro legame originario, indissolubile, soggetto divino non solo della vita di Gesù, ma anche del Suo patire.

Comprendere questo straordinario mistero della completa partecipazione della Trinità, nel contesto delle sofferenze e della morte di Croce di Gesù, ha completamente rivoluzionato il mio approccio alla fede e alla mia relazione intima con il nostro Signore, ma ha anche cambiato il mio modo di interpretare, per quello che ci viene concesso, la sofferenza in prospettiva della volontà di Dio.

A questo punto, il “senso” della Passione comincia a prendere più colore come anche lo “scopo”.

“Or noi sappiamo che tutte le cose cooperano al bene per coloro che amano Dio e sono chiamati secondo il suo proponimento” (Romani 8:28)

L’azione del sacrificio di Gesù è il trionfo del bene cooperante, grazie al quale ancora oggi ci è stata fatta grazia di poter partecipare. Pane spezzato e vino versato, Egli stesso in noi! Un bene posto al centro del nostro cuore che, come luce perpetua, illumina costantemente tutto il nostro camminare, che non “passa oltre neanche alla sofferenza” ma in noi, con noi e per noi, la percorre.

“Nella casa del Padre mio ci sono molte dimore; se no, ve lo avrei detto; io vado a prepararvi un posto. E quando sarò andato e vi avrò preparato il posto, ritornerò e vi accoglierò presso di me, affinché dove sono io siate anche voi” (Giovanni 14:2-3)

Ecco che, ad un certo punto, siamo entrati in una speranza, in una promessa e in uno scopo che non ci apparteneva, a cui non eravamo stati chiamati. Perciò, lì dove il peccato abbondava, la Grazia necessariamente sarebbe sovrabbondata, e questo solo per merito del Sacrificio di Gesù che nel Nome del Padre e per la potenza dello Spirito Santo, ha “deposto la Sua Vita” affinché noi ritrovassimo la nostra.

Questa è la speranza, questa è la promessa, e finalmente anche la sana comprensione dello scopo, che trovano il loro centro nel Sacrificio di Gesù per noi, che da qui a poco più di 2000 anni fa circa, è stato compiuto.

La stessa speranza, la stessa promessa, lo stesso scopo di ieri trova lo stesso “adempimento” anche oggi, nel ricordo di quell’uomo che “depose le Sue Vesti” affinché altri avessero potuto vestire della “novità di Vita” di cui era portatore. La quale apre le porte del Cuore di Dio, per accogliere ogni segmento di un’umanità fragile e sofferente, affinché trovi riposo dimorando in Lui, ma anche Lui in tutta quanta la Sua complessità.

Una “Shekinah”, per così dire, sempre presente in noi, con noi e per noi, nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo…

Possa il mio cuore, Signore Gesù, vivere di questa consapevolezza, che come Tu Sei nel Padre, così anche noi siamo con Te in Lui, sempre. Grazie per il Tuo corpo, grazie per il Tuo sangue, grazie per il dono dello Spirito Santo.

Oggi come ieri rinnovo la mia preghiera con le Tue stesse parole: “…non la mia Signore, ma la Tua Volontà sia fatta nella mia vita e nella vita di quanti hanno a cuore il Tuo grande, incomprensibile, immeritato, gesto di assoluto Amore, e che anche in “questo tempo” ne fanno memoria.

Amen!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Non esitare a condividere i nostri contenuti con i tuoi amici e, se hai voglia di farlo, puoi inviarci le tue esperienze e le tue storie attraverso il form nella pagina COLLABORA CON NOI

Newsletter

Rimani sempre aggiornato con la nostra newsletter settimanale. Iscriviti ora per non perdere mai un aggiornamento!

Abilita JavaScript nel browser per completare questo modulo.
Nome

3minutixte amore benedizione benedizioni bibbia BISOGNO calma cambia-menti circostanze costruire difficoltà Dio vuole dirti che dono famiglia fede felicità futuro Genesi Gesù Guarigione Intervista intimità libertà miracoli motivazione pace parole paura paure PECCATO perdono potenza preghiera provvidenza religione riposo salvezza scelte serenità SOLITUDINE speranza TEMPESTA timore umiltà VITA

NOTIZIE CRISTIANE

News dal mondo, viste da una prospettiva cristiana.

AREA RISERVATA AUTORI